Trasparenza strategica - equilibrio tra condivisione e controllo che ogni azienda dovrebbe trovare
Come una strategia aperta può trasformare la cultura aziendale, migliorare la comunicazione e stimolare l'innovazione. Scopri come trovare il giusto equilibrio per un successo duraturo.
La settimana scorsa ho parlato della cultura aziendale, in particolare della diversità cognitiva e di come può aiutare le aziende. Oggi parlerò di strategia.
Più passa il tempo e sempre più aziende parlano di “trasparenza strategica” o di “strategia aperta”, ma se ci si guarda attorno con un occhio attento, la realtà è spesso diversa. Molto diversa.
Le strategie delle aziende, ammesso e non affatto scontato che ne abbiano, rimangono troppo spesso chiuse all'interno dei silos funzionali, ovvero delle strutture o sovrastrutture organizzative in cui i diversi team/funzioni aziendali operano in isolamento. Questo porta ad una forte limitazione delle comunicazioni e della collaborazione con tutte le conseguenze del caso.
In tutta la grande area della gestione strategica esiste una tensione costante, un duello tra il limitare l'accesso alle informazioni e promuovere la condivisione aperta. Da un lato, c'è la necessità di garantire responsabilità e ridurre il rischio di possibili manipolazioni; dall'altro, il desiderio di coinvolgere l'intera organizzazione nel perseguimento degli importanti obiettivi aziendali.
Ho scritto questo articolo proprio per ragionarci sopra.
La tentazione di lavorare in silos: responsabilità e controllo
Una delle motivazioni principali per cui le aziende tendono a limitare l'accesso alle informazioni strategiche è la necessità di mantenere il controllo. Quando si parla di scorecard strategiche, molte organizzazioni sono preoccupate di chi possa accedere ai dati e modificarli, temendo che concedere troppo accesso possa portare a errori o manipolazioni.
Un classico esempio è quello dei KPI, infatti molte aziende preferiscono limitare i diritti di visualizzazione a determinati indicatori di performance. Sebbene questo approccio possa sembrare inizialmente prudente, presenta degli svantaggi molto impattanti: impedire ai team di avere una visione completa del contesto, delle aspettative e più in generale di come stanno andando le cose può ridurre la motivazione e la responsabilità individuale, senza necessariamente prevenire manipolazioni.
Inoltre, limitare l'accesso alle informazioni strategiche può ridurre notevolmente la comunicazione tra i diversi dipartimenti. I team lavorano quindi in maniera isolata, con una visione parziale degli obiettivi generali. Questo causa inefficienze e limita la capacità dell'organizzazione di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. La mancanza di trasparenza può inoltre creare una cultura di sfiducia, in cui i dipendenti non percepiscono una visione chiara e condivisa delle priorità aziendali e quindi dell’importanza del loro ruolo.
Strategia Open: coinvolgere per crescere
In maniera diametralmente opposta, alcune aziende scelgono un approccio di trasparenza totale, rendendo tutte le informazioni strategiche disponibili a ogni membro e livello del team. Questo tipo di apertura mira a migliorare la consapevolezza strategica e a favorire il senso di partecipazione collettiva. Chiaramente, questo approccio non è esente dai rischi: il fatto di condividere troppe informazioni senza una guida strutturata può generare confusione e ridurre la concentrazione sui risultati chiave.
Una buona pratica in questo contesto è quella di sviluppare una versione semplificata della strategia, un dashboard molto chiara che evidenzi solo le informazioni più rilevanti. Questo aiuta il personale a seguire i progressi ma anche a comprendere la direzione dell'azienda senza essere sopraffatti dai dettagli operativi. La trasparenza strategica non implica necessariamente la divulgazione di ogni aspetto tecnico, ma invece la condivisione degli elementi fondamentali con lo scopo di garantire un allineamento condiviso dell’intera organizzazione e di tutto il lavoro.
Un approccio aperto, tra le altre cose, può anche promuovere una cultura di apprendimento continuo e di innovazione. Quando i dipendenti hanno accesso alle informazioni in maniera chiara, possono allora contribuire con idee e soluzioni di qualità molto più coerenti con la strategia dell’organizzazione. Queste soluzioni, in caso contrario, giustamente potrebbero non essere considerate dai vertici aziendali in quanto ritenute poco utili a causa della mancanza di conoscenza da parte del personale. In linea generale una partecipazione attiva da parte di tutti i livelli dell’organizzazione può stimolare enormemente la creatività e portare quindi a processi migliori, in poche parole innovazione ed efficienza.
L'esempio dell'FBI: quando la trasparenza è rivoluzionaria
Un esempio significativo di open-strategy è quello dell'FBI dopo gli attacchi dell'11 settembre alle Torri Gemelle. Nel 2002, l'FBI ha deciso di rendere pubblica la propria strategia, con l'obiettivo di eliminare il più possibile le barriere tra le varie unità e nuclei operativi in modo tale da favorire un approccio e operatività integrata. Questa coraggiosa scelta ha contribuito fortemente a migliorare la coesione e l'efficienza dell'organizzazione.
L'esempio dell'FBI dimostra come, anche in alcuni contesti rischiosi, la trasparenza possa essere una leva molto potente per migliorare l'allineamento e la collaborazione anche in organizzazioni tradizionalmente molto chiuse. La strategia aperta ha consentito di ridurre la burocrazia interna ed ha aumentato la capacità dell'FBI di rispondere rapidamente alle emergenze, grazie ad una maggiore condivisione delle informazioni tra i diversi dipartimenti.
La trasparenza strategica nel 2024: tendenze e nuovi approcci
Nel 2024, con un crescente interesse rispetto agli anni precedenti, il tema della trasparenza strategica suscita molto interesse da parte dei manager delle aziende.
Secondo il rapporto 2024 di Deloitte sui trend globali del capitale umano, l'86% dei leader d’azienda ritiene che una maggiore trasparenza aumenti la fiducia all'interno dell'intera organizzazione. Tuttavia, il rapporto di Deloitte sottolinea anche la complessità del concetto stesso di trasparenza strategica: se gestita in maniera errata si può avere l’effetto contrario rispetto a quello desiderato, ovvero si può danneggiare la fiducia invece di costruirla.
Alla luce di queste considerazioni, la chiave per una gestione efficace ed efficiente della trasparenza strategica è quella di bilanciare la condivisione delle informazioni rilevanti ed una gestione responsabile dei dati disponibili ai dipendenti. La trasparenza in ogni caso non riguarda solamente la comunicazione verticale dall'alto verso il basso (topdown), ma include anche la visibilità tra i vari team e l'uso dei dati generati dalle interazioni dei lavoratori con tutte le tecnologie e gli strumenti digitali. Questa visibilità può generare, per il management, molte opportunità per ottimizzare i processi e quindi aumentare la performance, ma anche rischi legati alla privacy, al controllo eccessivo o logiche molto dannose di micromanagement.
Trovare un punto di equilibrio
Come puoi nella tua azienda trovare un equilibrio tra una strategia aperta e la protezione delle informazioni?
Un buon punto di partenza è definire chiaramente, in maniera schematica, chi ha bisogno di accedere a quali informazioni. Un approccio molto efficiente è quello di offrire accesso ai dati in sola lettura alla maggior parte delle persone, mantenendo però la modifica degli stessi riservata ai responsabili chiave. Inoltre, è estremamente utile disporre di uno spazio privato dove il board strategico può sviluppare idee prima di condividerle con l'intera organizzazione e monitorare metriche importanti.
Un secondo punto molto importante, qualsiasi sia il livello di trasparenza strategica che si intende adottare, è tutta quella parte relativa alla comunicazione delle informazioni, metriche ed dati in generale. Questa deve obbligatoriamente essere chiara e coerente, di facile comprensione per tutti i livelli dell’organizzazione e sopratutto deve far capire l’impatto che ogni singola persona sta avendo sull’azienda tramite il suo lavoro.
La trasparenza strategica non deve essere solo un bell’ esercizio di condivisione dei dati, ma deve essere considerata come una vera opportunità per creare una narrazione strategica che unisca l'intera organizzazione e la allinei. I leader dell’azienda e di ogni singolo team devono impegnarsi a comunicare regolarmente i progressi strategici e riconoscere i contributi delle varie persone, solo in questo modo sarà possibile rafforzare il senso di appartenenza e l'allineamento verso gli obiettivi comuni.
La trasparenza strategica può sembrare a primo impatto un concetto piuttosto astratto, ma è il ponte che collega la visione aziendale alla sua esecuzione nella pratica. Non si tratta semplicemente di condividere dati con i vari livelli dell’organizzazione: è un impegno a costruire la fiducia, a favorire una partecipazione attiva, una consapevolezza sugli impatti che le azioni generano e stimolare l’ innovazione dei processi. Purtroppo, spesso si osservano organizzazioni che mantengono le loro strategie chiuse e blindate, i team lavorare in compartimenti stagni, incapaci di trarre vantaggio dalle idee e dall'energia delle persone.
Il mondo del business sta cambiando, e così devono fare anche le nostre pratiche. La vera sfida è trovare il giusto equilibrio tra l’apertura e la protezione delle informazioni, tra il controllo ed il coinvolgimento. È un equilibrio dinamico che richiede adattamento costante, ma i benefici sono chiari! Un team fortemente più motivato, un'organizzazione allineata strategicamente in tutti i livelli ed una maggiore agilità nel rispondere alle sfide del mercato.
E tu, come affronti questo equilibrio nella tua organizzazione? Condividi le tue esperienze e partecipa alla conversazione, insieme possiamo trovare nuove soluzioni e ispirarci a vicenda. La trasparenza è più di una scelta strategica ma è la chiave per trasformare la cultura aziendale.